Giuseppe Culicchia a proposito di "Cerniera lampo"

"Un romanzo che fa sorridere e riflettere"

Gianluca Morozzi a proposito di "Tutto quell'amore disperso"

"Un perfetto, equilibrato mix di musica di classe e donne complicate"

Renato Minore a proposito di "Se avessi previsto tutto questo"

"Una storia di forte identificazione in cui c’è sempre una partenza da affrontare, uno sradicamento nuovo che è ormai la condizione coscenziale di un’intera generazione."

giovedì 2 novembre 2017

"IL GRANDE CHIHUAHUA" SU "LA SICILIA"

Ieri, mercoledì 1 novembre, è uscito su "la Sicilia" un articolo di Mariolina Lo Bello sul romanzo mio e di Joe Schittino "Il grande chihuahua".  


IL ROMANZO UN "PO' FOLLE" DI SCHITTINO E RAIMONDI

Cosa spinge due giovani scrittori a buttarsi nel mondo della letteratura contemporanea, affollato di autori e produzioni che negli ultimi anni escono in libreria con molta più frequenza? È sempre più difficile creare qualcosa di originale, fuori dagli schemi, ma che soprattutto desti l'interesse del lettore. Luca Raimondi e Joe Schittino non si lasciano però intimorire dal mercato editoriale e hanno pensato di pubblicare un romanzo sopra le righe, un po' folle, come lo hanno definito loro stessi. «Dopo esserci ritrovati - racconta Luca Raimondi, scrittore e pedagogista classe 1977 - in occasione della riedizione di "Cerniera lampo", io e Joe Schittino abbiamo deciso di portare a compimento un'opera che giaceva imperfetta nel cassetto. "Il grande chihuahua" nasce da una revisione che è diventata una vera riscrittura in chiave rock, un urlo primordiale atto a descrivere un caso patologico in cui la malattia è più che altro un anticorpo atto a respingere una società omologata e senza prospettive. Abbiamo compiuto un folle connubio tra letteratura americana (Hunter Thompson, Salinger, Bret Easton Ellis) e nostrana (Giuseppe Berto, Tondelli e altri autori contemporanei) con ampie dosi di humour inglese alla Wodehouse (ma anche alla Stefano Benni). Nel calderone abbiamo buttato un po' di riferimenti musicali e qualche rimando di filosofia.
Abbiamo miscelato nostre personali reminiscenze - che del resto fanno parte di noi - ed è venuto fuori un frullato postmoderno spettacolare, che non vuole e non può annoiare il lettore, conducendolo sino a un finale a sorpresa che induce a rileggere e rivedere tutto dall'inizio, comprese le proprie convinzioni, come fosse un film di Shyamalan. Ognuno ha portato il proprio contributo, la personale visione delle cose che fa parte di un background culturale di ampio respiro. È proprio il libro che respira le nostre atmosfere, dall'università alle letture personali, alle musiche che hanno costellato la nostra vita. Il risultato è un romanzo immorale ma non senza morale: una risata e un po' di fantasia possono ancora salvare non dico il mondo, ma almeno qualcuno». 
Il protagonista non poteva non provenire dal mondo che appartiene agli autori, però con qualche differenza sostanziale. Giovane universitario catanese, iscritto alla facoltà di Filosofia, uccide soltanto perché si può fare. Per il gusto di farlo. E questa la motivazione principale che spinge il protagonista di questa storia, irriverente e venata di umorismo grottesco, scritta a 4 mani da Luca Raimondi e Joe Schittino. Tutto farebbe sembrare che si tratti di un ragazzo qualunque, di famiglia borghese, con un oscuro e torbido segreto: sveste i panni del giovane universitario e sceglie le proprie vittime vagando per le strade meno trafficate dei piccoli paesi limitrofi. Lo fa casualmente, senza alcuna apparente motivazione logica, sfogando in questo modo la sua follia omicida con una violenza brutale e gratuita. Non esiste alcuna legge morale, civile o religiosa che possa impedirglielo, al di là di qualsiasi idea sul bene e sul male. In sottofondo, la musica dei Beatles e al suo fianco il piccolo chihuahua Grande. L'incontro con l'intrigante Carmen F. Beretta, aspirante poetessa, incrinerà alcune delle sue certezze più profonde, spingendolo a scoprire una parte di sé che non avrebbe mai creduto potesse esistere...
MARIOLINA LO BELLO

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